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Un nuovo approccio al trattamento dell’artrite reumatoide: Rituximab


Uno studio di fase II ha mostrato che un breve ciclo di trattamento con Rituximab ( MabThera ) può migliorare i sintomi nei pazienti con artrite reumatoide, forma grave.

Lo studio ha coinvolto 161 pazienti con artrite reumatoide di lunga durata ( in media 10,4 anni ) non responder ad altro trattamento, o responder in modo inadeguato.

I pazienti sono stati randomizzati a:

a) Metotrexato, 10 mg/settimana;
b) Rituximab, 2 infusioni di 1 g;
c) Rituximab, 2 infusioni di 1 g + Ciclofosfamide, 2 infusioni di 750 mg;
d) Rituximab, 2 infusioni di 1 g + Metotrexato, 10 mg/settimana.

Ogni paziente era stato anche trattato con un ciclo di 17 giorni con corticosteroidi ( dosaggio totale di 960 mg ).

Il Rituximab è stato somministrato per via endovenosa nei giorni 1 e 15 dello studio.

I risultati dello studio:

a) Metotrexato: il 20% dei pazienti ha presentato un miglioramento dei sintomi del 20%, ed il 5% del 50%;
b) Rituximab: il 30% dei pazienti ha presentato un miglioramento dei sintomi del 20%, il 13% del 50% e l’8% del 70%;
c) Rituximab + Ciclofosfamide : il 44% dei pazienti ha presentato un miglioramento del 20%, il 22% del 50%, ed il 10% del 70%;
d) Rituximab + Metotrexato : il 65% dei pazienti ha presentato un miglioramento del 20%, il 35% del 50% ed il 15% del 70%.

Lo studio ha avuto una durata di 48 settimane.

Questi dati indicano che l’inibizione delle cellule B può rappresentare un innovativo approccio terapeutico nel trattamento dell’artrite reumatoide. ( Xagena2003 )

Fonte: 67th Annual Scientific Meeting / American College of Rheumatology 2003 / Roche


Reuma2003 Farma2003

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